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i "roaring twenties"

Gli anni ‘20, negli Stati Uniti d’America, sono ricordati come un decennio di crescita economica, caratterizzato da un rinnovato dinamismo culturale, sociale e artistico. Per questo oggi sono ricordati come i “Roaring Twenties”, i “ruggenti anni ‘20”. Questo periodo vide la nascita della Jazz Age, il culmine dell’Art Deco e l’avvento delle flapper, che ridefinirono il look delle donne americane e britanniche. Inoltre, lo sviluppo su larga scala di beni moderni come automobili, telefoni, film, radio e apparecchiature elettriche permise l’acquisto di questi beni a milioni di americani, che quindi avvertirono concretamente lo spirito di progresso e positivismo che permeava questo periodo. Non c’era ancora stata la bomba atomica, che un ventennio più tardi rivelerà all’umanità i rischi apocalittici correlati allo sviluppo della scienza. Negli anni ‘20, scienza e tecnologia sono entrate con rinnovata prepotenza nella vita quotidiana delle persone, che partecipano con fiducia e ammirazione a questa rivoluzione sociale, talvolta con lo stesso spirito con cui si assiste ad un prodigio o a un miracolo. Tutto ciò che era percepito come scientifico era anche percepito come sostanzialmente positivo, come un’evoluzione migliorativa, e se si pensa a cosa possa aver significato per quella gente usare per la prima volta e quotidianamente un telefono o un’automobile si può comprendere un simile entusiastico atteggiamento.

Gli Stati Uniti assistettero, dunque, ad una rapida crescita industriale, ad un aumento senza precedenti della domanda di beni di consumo e all’imporsi di nuovi trend nello stile di vita e nella cultura. Nacque l’industria dei media, finanziata dalle pubblicità sui mezzi di comunicazione di massa, a loro volta basate sull’impiego di testimonial resi famosi dalla radio e dai cinema, generalmente sportivi o attori. Infatti, è in questo periodo che gli americani assistono alla diffusione del cinematografo e alla costruzione degli iconici impianti sportivi delle grandi squadre delle varie città statunitensi.

Tuttavia, come spesso accade, queste tendenze non si diffusero uniformemente, né in termini geografici, né in termini sostanziali. Infatti, se nelle grandi città del Nord si potevano spesso individuare tutti i tratti più iconici dei Roaring Twenties, nelle città più piccole e nelle campagne, soprattutto nel Sud, la situazione era quantomeno più variegata. In questo come in altri casi più recenti, la storia insegna a non confondere le tendenze più moderne e cosmopolite con le convinzioni ed i valori della cosiddetta “America profonda”: le lotte per la parità di diritti tra uomini e donne, per la tolleranza nei confronti degli omosessuali e per l’integrazione di immigrati e afroamericani, che hanno costituito l’inizio di un percorso di progresso etico e sociale che per certi versi è ancora oggi in atto, non devono far pensare che questi ideali progressisti fossero ovunque accettati e condivisi. Il fatto stesso che ci si riferisca a simili fenomeni parlandone come di “lotte”, deve anzi far comprendere quanto questi siano stati - e, in certi casi, siano ancora - processi conflittuali, difficili e contrastati da molti.

Nei live di Savannah, l’obiettivo dello staff è sempre stato quello di tentare di rendere in modo credibile questa complessità, immaginando gli abitanti di una cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti degli anni ’20. La scelta di proporre personaggi preimpostati è motivata proprio dall’obiettivo di rendere quanto più possibile realistica, in termini storici e sociali, l’esperienza di questo LARP, sfidando i giocatori ad avere fiducia in questo progetto e, in certi casi, ad uscire dalla propria comfort zone accettando la possibilità di dover vivere situazioni scomode e dover compiere scelte interpretative difficili.

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